Formazione, ingaggio, advocacy: la gamification di Bewe per dipendenti, venditori e punti vendita.
Dopo aver affrontato gli aspetti teorici della gamification, ora entreremo più nel dettaglio e spiegheremo le modalità con cui può essere sfruttata la gamification, a seconda dei vari target B2B.
Punti vendita (B2B): formarsi divertendosi
Un Brand potrebbe sfruttare un programma di gamification per formare le persone che lavorano nei propri punti vendita o i propri distributori attraverso video formativi riguardanti i prodotti e particolari tecniche del mestiere.
Nello specifico, si possono prevedere le seguenti dinamiche di gioco rivolte ai rivenditori di prodotti/servizi di un’azienda:
- Training e Quiz: il punto vendita guarda i video formativi e risponde ai quiz.
- Comunicazione Esterna: il punto vendita condivide sui propri social un contenuto che il brand ha pubblicato all’interno della piattaforma di gamification (es. articoli di settore).
- Content Production: il punto vendita pubblica sulla piattaforma, di sua spontanea volontà o su richiesta del brand, un contenuto (es. un articolo di settore, post con foto e descrizione), o propone al brand e agli altri punti vendita un contenuto da sviluppare.
Al completamento di ogni attività, l’utente ottiene badge e punti. I badge rappresentano un riconoscimento digitale delle attività svolte. I punti, invece, formano un ranking rispetto a tutti i punti vendita presenti sulla piattaforma (es. Posizione 34 su 450).
In base alla posizione in classifica, si può prevedere l’ottenimento di riconoscimenti, kit, buoni sconto, prodotti in omaggio.
Il sistema può integrare, completare e veicolare in modo efficace le tradizionali iniziative premianti, generalmente legate al raggiungimento di obiettivi di vendita e performance con un ulteriore incremento delle stesse.
Dipendenti: sfidare i colleghi, diventando advocate
La gamification può essere sfruttata per mettere in pratica una strategia di marketing molto diffusa ed efficace, l’Employee Advocacy, un percorso che trasforma i dipendenti in Brand Ambassador. Nello specifico, attraverso la condivisione e la diffusione dei contenuti dell’azienda sui social network, i lavoratori hanno l’opportunità di conoscere più a fondo la realtà per cui lavorano. Ne diventano così dei veri e propri portavoce: promuovono l’immagine dell’azienda verso l’esterno (attraverso i social), contribuendo a creare una Brand Identity chiara e definita.
Per quanto riguarda le dinamiche di gioco previste per i dipendenti, si possono implementare le seguenti mission previste per i punti vendita e si potrebbe aggiungere un’ulteriore attività: il community builder ovvero il dipendente coinvolge altri colleghi e li invita a far parte del programma di gamification.
- Sharing: il dipendente condivide sui propri canali social un contenuto pubblicato dal brand all’interno della piattaforma di gamification.
- Content curator: l’advocate pubblica spontaneamente, o su richiesta del brand, un contenuto oppure propone al brand una tematica da sviluppare. Inoltre, si potrebbe anche prevedere la possibilità di avviare una conversazione con la community per scambiare opinioni, consigli ed esperienze
- Community builder: il dipendente deve suggerire altri 3 colleghi e invitarli a far parte della community. Se almeno uno di essi si iscrive al programma, si ottengono badge e punti.
Sei pronto quindi a liberare il tuo potenziale digitale e a fidelizzare i tuoi dipendenti o i distributori? Allora contattaci!