L’Intelligenza Artificiale (AI) è un ramo dell’informatica che permette la programmazione e progettazione di sistemi, hardware e software, che forniscono alle macchine determinate caratteristiche, considerate tipicamente umane. Non si tratta solo di intelligenza intesa come capacità di calcolo o di conoscenza di dati astratti, ma anche di intelligenza in tutte le sue forme, come, ad esempio, le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali.

Intelligenza Artificiale

Come e quando è nata l’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale è nata con l’avvento dei computer, in particolare, nel 1956 anno del convegno americano “Dartmouth Summer Research Project on Artificial Intelligence”, in cui si parlò per la prima volta di “Sistema Intelligente” e a cui presero parte alcuni dei più importanti ingegneri che avrebbero dato vita all’AI. Durante il convegno, vennero presentati alcuni programmi già capaci di effettuare ragionamenti logici e calcoli. Un esempio fu il programma Logic Theorist il quale era in grado di dimostrare alcuni teoremi matematici partendo dalle informazioni date.

Da quello storico momento, lo studio e lo sviluppo dell’AI continuò a gonfie vele. Il traguardo più importante, però, si raggiunse con la nascita di algoritmi in che permettevano alla macchina di imparare tramite l’esperienza, proprio come gli esseri umani. Tutto questo è chiamato Machine Learning, un sottoinsieme dell’AI, che permette dunque a una macchina di imparare a svolgere un’azione anche se tale azione non è mai stata programmata.

Settori di applicazione dell’Intelligenza Artificiale

Si è soliti pensare che l’uso di sistemi intelligenti sia relegato a particolari settori informatici senza pensare che, invece, l’Intelligenza Artificiale viene abbondantemente utilizzata anche nel quotidiano. Vediamo di seguito alcuni ambiti di applicazione:

  • Settore automobilistico. Esistono veicoli in grado di muoversi nel traffico anche senza pilota oppure auto a guida semi-autonoma.
  • Settore sanitario. Il cittadino ha a disposizione applicazioni che forniscono letture mediche e radiografiche personalizzate, oppure assistenti sanitari personali che fungono da life coach.
  • Settore del retail. L’Intelligenza Artificiale è un ottimo aiuto anche nel mondo dello shopping virtuale perché permette di godere di esperienze d’acquisto personalizzate.
  • Settore sportivo. L’Ai può essere utilizzata per catturare e analizzare le immagini di gioco e fornire agli allenatori rapporti su come ottimizzare la strategia.
  • Un ultimo settore interessato dall’Intelligenza artificiale è quello della telefonia. Oggi, molti smartphone e dispositivi mobili presentano piattaforme basate su sistemi di AI che permettono una vera e propria interazione tra il telefono e il suo proprietario, fondamentale per diverse funzioni.

 Chat GPT: l’ultima innovazione nel campo dell’AI

Rilasciata da OpenAI, un’organizzazione di ricerca senza fini di lucro, Chat GPT, o Chat Generative Pre-trained Transformer, è una delle ultime innovazioni in tema di Intelligenza Artificiale. Nello specifico si tratta di uno strumento di elaborazione del linguaggio che, in risposta agli input dell’utente, genera un’interazione simile a quella umana. Tutto questo avviene grazie ad algoritmi di apprendimento automatico e all’addestramento su grandi quantità di dati, che permettono di fornire risposte pertinenti e coerenti ad ogni contesto.

Come Funziona?

Quando un utente inserisce un messaggio, Chat GPT elabora l’input e genera una risposta pertinente e coerente all’interno della conversazione. Per capire come avviene tutto questo, è utile comprendere la tecnologia che sta alla base dell’elaborazione del linguaggio naturale: l’NLP. Nello specifico, il Natural Language Processing è una branca dell’intelligenza artificiale che si occupa dell’interazione tra computer e linguaggio umano.

Nel caso di ChatGPT questa tecnologia permette alla chat di comprendere modelli e sfumature del linguaggio umano per creare risposte pertinenti e coerenti. Inoltre, grazie all’utilizzo di algoritmi di machine learning, ChatGPT può “imparare” dalle conversazioni, adattarsi a diversi stili e offrire risposte sempre più personalizzate.

A cosa serve?

ChatGPT può essere utilizzata a supporto di varie attività quotidiane come ad esempio:

  • Generare testi coerenti e ben scritti in diversi stili (formale, colloquiale) su diversi argomenti e in diverse lingue.
  • Assistere i clienti, analizzando i problemi e generando soluzioni o risposte alle domande.
  • Generare post e contenuti per i social media, siti, blog ecc..
  • Completare ricerche di lavoro
  • Analizzare set di dati molto ampi
  • Creare esperienze di apprendimento interattive.

L’intelligenza artificiale e ChatGPT  sostituiranno davvero l’uomo e la sua creatività nei lavori?

Fino a qualche anno fa la grande preoccupazione degli scienziati, dell’AI, riguardava la possibilità di dimostrare che i sistemi intelligenti potessero essere usati nella vita quotidiana. Oggi, questo problema è stato totalmente superato, anzi si è passati alla preoccupazione opposta. Oggi c’è la paura che a breve le macchine possano sostituire del tutto l’uomo in molti luoghi di lavoro.

Ma sarà realmente così?

Per ora no. L’intelligenza artificiale, infatti, è eccezionale nell’eseguire compiti ripetitivi e meccanici, ma non è in grado di pensare in modo creativo e di prendere decisioni complesse come fanno gli esseri umani. Ma non solo. La macchina non può riprodurre l’empatia e il complesso sistema della sensibilità emotiva umana.

Insomma, al momento i lavori umani sembrano essere al sicuro poiché quello che separa l’IA dall’uomo è la componente creativa e la capacità di provare emozioni complesse e articolate. Una mancanza che per il momento non è ancora stata colmata.

 

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